...due sono state e sono tornate le terre, due furono e sono di nuovo gli antichi regni ed uno è rimasto, da sempre, il confine del presente...

sabato 23 febbraio 2013

A Persefone, la regina del passato

Tutto qui parla di lei, tutto, dentro e fuori i confini del Regno di Astralia e oltre. Il cuore pulsante è al castello, il castello del Mago, abbandonato sulle rive del lago, vuoto  inutilizzato da secoli. Persefone ha avuto i suoi occhi e il suo cuore e la sua dipartita, magica, millenni fa, lo ha turbato e lo ha allontanato. E' stata la causa prima del gelo che oggi inonda ogni cosa, è stato il vero principio dell'inverno. Chi sia Persefone e dove essa sia adesso nessuno può saperlo. Lui aveva capito, l'aveva amata e cullata ma come una volpe selvatica, come una rosa con troppe spine, lei era rimasta nei boschi, lontana, irraggiungibile, eterea e presente. Ogni cosa aveva riempito per lei, di luce, di primavera, di fiori e parole inebrianti. La sua dipartita, la sua scomparsa e le guerre che devastarono il regno segnarono il futuro della loro relazione, e oggi in pochi lo ricordano, in pochi sanno definire che cosa sia successo. Spero si siano ritrovati, si siamo amati. Forse viveva ad Astralia, forse era qui la sua dimora e il sue essere scomparsa ha portato via con sè ogini abitante; forse come un'ape regina ha condotto fuori dalle terre del Grande Mago tutti per porli in salvo dalla bufera entrante. Forse. Adesso di quelle antiche battaglie e di quell'arcano misterico amore, rimangono poche cose, pochi ricordi, poche parole.


DIALOGHI PERSI NEL TEMPO

"Mi chiami con l’altra faccia della luna.. da sempre.. e per questo un sorriso.. Con tutta evidenza, certi tabernacoli si aprono solo per pochi.. E non ho mai smesso di accogliere la responsabilità di guardare a questi luoghi, anche quando da me non giunge suono alcuno.. Quando taccio è perché ascolto e, imparo.. Ma se puoi lascia che mi mostri così, naturalmente, senza nessuno che possa cercarmi.. continua a darmi la calda ed aperta accoglienza che ho respirato nelle tue terre.. Ti chiedo.. Risplendente! “oscura l’essenza delle cose” ..già.. ed è ciò che ci riempie di meraviglia.. perchè ci è permesso soltanto l’inesprimibile. Al patto di non interpretarlo ma suggerlo.. Anche nel mio mondo è successo qualcosa, un germe che sta per crescere.. una traccia lasciatami, un’impronta.. un dolore sottile e continuo.. e mi rendo conto che quando si cavalca un cambiamento..beh.. ci sarebbe da perdersi, in quei disegni mostrati dalla sabbia.. Dovremmo provarne paura? Dovremmo quindi guardarci da un’arte sbalorditiva? Dall'arte che celebra i tranquilli alfabeti dell'essenza/assenza? A volte lo si vorrebbe.. forse.. Ma c’è così tanto Amore in ogni alchimia.. in ogni passaggio.. in ogni trasformazione.. c’è così tanta Vita anche in ciascuna morte! Respira .. respira.. che il nostro respiro scuote sonagli invisibili e purifica.. So che presto vedremo, che tutte le frammentazioni che sembrano orlate di vetro rotto sono solo le ombreggiature di un elegante affresco.. ma ancora forse, semplicemente, non è il tempo.. Anche fra mossa e mossa, occorre mettere in opera l'arte della pazienza. Per costruire. Forse si deve.. Un saluto, da qua

Fermo Viaggiatore verso il confine! fermo ti prego, la dama della luna ha rivelato le sue volontà....non sarà cercata, non adesso, non per il momento...il cambiamento coinvolge la sua vita, come tutte le nostre...proteggila piuttosto, preserva la sua integrità, pur non sapendo dove si trovi e dove dimori...è in queste terre, e le terre la accolgono come regina...se percepisci i suoi passi non cercare di guardarla, di vederla, di ascoltarla...cambia strada. Fermo, Viaggiatore, fermo...torna a cercare il confine, Persefone rimane il lato oscuro della luna...per adesso

Non so come..o forse si..re di queste terre, mi sei giunto in sogno..
Senza volto, senza nome, senza nessun contatto..sono stati celebrati riti alla luna..


Ti lascerò misterica e silente fin quando vorrai, Persefone, scusa la mia arroganza, la mia brama, era soltanto desiderio di arricchire la luce che si è fatta flebile in questi tempi oscuri. Ho liberato il viaggiatore perchè ti cercasse ma adesso, pentito lo fermo, lo incateno; non dovrà disturbare il tuo regno che vive una stagione di cambiamento, che necessita di silenzio, scusami...respirerò come mi ha detto, guarderò ma rimani, ti prego, resta in queste terre...riposa, cammina, e rimani...non cesserò di avere pazienza...

E così hai deciso di fare la muta..nuovamente.. Hai molto coraggio. Saggio è accostarsi al passaggio con lentezza, con una rosa e un pugnale dietro la schiena. Accarezzo i tuoi dipinti e sorrido al bocciuolo nuovo e freschissimo: uno spiraglio.. e mi piace osservarti..
I tuoi luoghi mi sono sempre accoglienti, quasi familiari. "Avremo una nuova esistenza.Presto (presto)" .. E ancora.. Se il velo non è pesante il nome è responsabilità..e tutto è così poli-verso-senso-morfo....kora,persefone, demetra, ecate.. custodire il segreto..onorare il segreto.. e nel segreto assaporare piano un senso di libertà..un senso ke lascia aperti al desiderio..Il ri-velato è ancora più prezioso del manifesto..grazie.. Cambino i pianeti e volteggino le stelle a protezione dei sentieri ke sono nati per te. Un sorriso


Le tue parole hanno una profondità che raramente ho incontrato...mi sembra quasi di conoscerti..."chi sei?" mi chiedo con insistenza? chi ti ha dato le facoltà di arrivare così in profondità, così nel vivo della mia condizione? non mi dispiace ma adesso la mia anima sente la necessità di conoscerti. "Chi sei?" mi chiedo con insistenza..."chi sei?" Non è semplice catturare la mia attenzione, non è facile incantarmi...Resta il tempo che vuoi, raccontati e raccontami, mi piace ascoltarti, mi piace interrogarmi su di te, mi piace tacere per riflettere sui tuoi significati. Ciao Passeggia Persefone, queste terre ti appartengono per vocazione, sono tue perchè te ne dono parte e perchè loro per prime bramano di averti come regina. Passeggia e racconta la tua vita, la tua storia i tuoi pensieri e le sensazioni, delle quali, più di tutto, sono curioso. Passeggia sotto il sole senza sera di questi luoghi, sotto la luce che non teme ombre, sotto le nubi che non riservano tempeste. Passeggia fino al faro; [...]  Passeggia, tutto sta cambiando, si muove anche in impercettibili movimenti; tutto ci circonda  e ci comprende e nel tutto, altri ci hanno trovato e ci hanno incontrato. Passeggia, mi rasserena sapere della tua presenza. Accetto l'enigma di parole delle quali davvero, fino in fondo, non ho la presunzione di comprendere il significato. Accetto il tuo mistero, accolgo il tuo respiro anche se il volto rimane velato; in fondo queste terre velano molte più cose di quante ne possiamo immaginare. 
A presto.

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