Ho pensato al quattro a causa della stabilità. Sono quattro gli angoli del mondo eppure riesco a non vederli o a perderli di vista. E perdo la stabilità precaria a vantaggio di una discontinua e intermittente forza centrifuga. Il centro perde di attrazione gravitazionale e lo spazio curvo si stira fino a rompersi. Si stende e si rilassa e mi annienta. Correre non serve, il bianconiglio si è già rintanato e seguirlo vorrebbe dire cadere ancora nella sua tana, nella sua misera, lurida tana. Voglio rimanere a veder sparire i cardini, i venti, gli orizzonti e cercare di percepire le galassie che si spostano a velocità crescenti. Dove si genera lo spazio e il tempo, dove il confine dell'universo tutto si sposta e avanza, lì è la mia mente, la mia attenzione, la mia concentrazione. Lì.
Nessun commento:
Posta un commento