...due sono state e sono tornate le terre, due furono e sono di nuovo gli antichi regni ed uno è rimasto, da sempre, il confine del presente...

giovedì 10 settembre 2015

Resoconto di un viaggio

Ho fatto un lungo viaggio. Il tempo è scorso veloce. Le terre oltre il Grande Fiume sembravano impervie, sembravano troppo oscure per la mia fantasiosa mente. Eliante ora non ha più misteri. Lui adesso dimora in me ed io sono in lui, uniti per sempre e indissolubilmente; fusi nella discontinuità che l'Est e l'Ovest generano l'uno all'altro. Il Catello Nero  è la mia nuova dimora e tutto scompare sotto la neve. Ho scritto poesie, ho cantato alle stelle, ho aspettato i solstizi e il succedersi delle nuove lune. Le sorprese e gli incontri importanti non sono mancati. Mancano invece le stesse sensazioni, quelle di pienezza e distrazione, quelle di appagamento perenne, quello nulla è riuscito a darmelo. La voragine oltre il bosco invece si è fermata, in una sospensione innaturale e impossibile da risolvere e sostenere. Tutto si autosostiene paurosamente nel vortice di emozioni congelate e rimandate; tutto vive e respira in una unità mai statica e sempre dinamicamente iperbolica. Eliante non ha più misteri; Eliante, dono di Astrial, passaggio oltre la nera barriera, respiro della terra profonda, adesso è con me. 
Ho fatto un lungo viaggio, ho riattraversato il Grande Fiume e sono tornato al Palazzo delle Stagioni. Tutto qui non ricorda la sua origine e tutto necessità di continuità per sopravvivere. Ho dato luce ai grandi androni, alle scalinate e ai portici che circondano ogni emozione. Nulla rimane della polvere del passato. Solo ricordi sbiaditi di vite morte e accantonate. Le stanze chiuse attenderanno la forza di aprirle. Bentornato.