...due sono state e sono tornate le terre, due furono e sono di nuovo gli antichi regni ed uno è rimasto, da sempre, il confine del presente...

giovedì 15 novembre 2012

Antiparticelle

...si annichilano con i loro opposti, le particelle elementari...ho pensato ad un me fatto di antiparticelle, un anti-me...non tanto per annientarmici, quanto per misurarmi con tutto quello che non sono, quello che è 'anti' me,  e capire davvero che cosa dovrei fare in certe situazioni....che assurdità (direbbe Alice nel Paese delle Meraviglie)..che assurdità.

venerdì 9 novembre 2012

Il Basilisco

Mi ha fatto paura misurarmi con l'isolamento, specie se dietro possono celarsi, nascoste e furtive, dinamiche inconscie e sfuggenti, il Basilisco di cui riesco a vedere la coda ma di cui non colgo il volto. Fortuna, penso, ne rimarrei pietrificato. Isolamento. Ho avuto paura e sono fuggito in queste terre perchè nascono proprio da quello, perchè si  accrescono dei soli pensieri che solo creo e distruggo. Isolamento, e mi sono confrontato con la morte che in genere mi ravviva. Eppure il Basilisco stavolta sembra più potente. L'avevo dimenticato; a tratti avevo pure pensato di poterlo aver ucciso, pensiero magico, scaramantico, esorcizzante. Mi fa paura, mi terrorizza, mi inquieta eppure talvolta indispensabile. Fa parte di qualcosa che non identifico, che non ho davvero compreso e che davvero non voglio cogliere. Fa parte di un mondo che si crea spontaneo, che ha generato il mago, l'alchimista, i fantastici universi sospesi, le cascate d'acqua e i boschi. Fa parte di qualcosa che troppo spesso è più reale del quotidiano scorrere degli eventi. Tutto ha avuto origine con la neve e con la neve ha preso colore, seppure bianco, bianco, bianco. E sono emerse le melodie, le sinfonie inquietanti, Sirene nella notte. Non mi sono mai legato ad un palo maestro, non ce n'è stato bisogno; sono al contempo il viaggio e il viaggiatore, il creato e il creatore e nulla mi scalfisce tutto questo. Ecco perchè, ecco perchè le parole insistono; perchè nulla le uccide e la morte perde, almeno stavolta, la sua immensa battaglia. Ecco perchè, perchè il basilisco può essere come quasi un amico e non sempre combattuto. Sono lacrime le mie, sono il dolore di non riuscire, la sofferenza del non andare ma del rimanere, dove voler partire diventa l'unica necessità. L'unica. Sono parole dolorose, pesanti come la troppa neve caduta in questi giorni. Non uscirà nessun sole, nessuna pioggia, nessuno a calpestare e ritracciare sentieri smarriti. Persuaso che nulla cambi davvero rimango immobile e la neve m'inneva e la neve mi respira come io la creo come lei si crea, spontanea e libera, più di me, più di me.

mercoledì 7 novembre 2012

Un vuoto pieno

Non è vuoto, la sostanza è questa. Eppure non perde di senso definirlo tale, non perde la sua importanza. Mi chiedo quando qualcosa non abbia più ragione di essere. La risposta migliore forse che io posso trovare risiede nella necessità che abbiamo di definire e chiamare in causa qualcosa anche se questo non è più tale. Il vuoto quantico si riempie di particelle e antiparticelle, continuamente; eppure rimane vuoto.   

martedì 30 ottobre 2012

Le tre vie

Ho pensato che per cominciare potrei intraprendere un'altra via, abbandonando questa. Aprire una nuova porta e procedere su quella. se il pensiero mi infanga i piedi e i pensieri stessi, forse il fare mi aiuterà a non provare emozioni contrastanti. Chiuso il cerchio. Ho deciso che scriverò, ancora e nuovamente magari ripartendo da quello che è stato per reinterpretarlo nella nuova maniera. Ho deciso che era il caso di deciedre dato che il pensiero non conduce spesso a nessuna conclusione accettabile e neanche l'emozione, che appare altresì distruttiva e fuorviante. Pensare, provare e fare.

venerdì 26 ottobre 2012

Ogni volta

Tutto riprende la stessa direzione, e si incanala in buchi temporali, cuniculi nello spazioe e nei ricordi. Solo un pazzo potrebbe assistere a tanto, solo un folle, un santo, un artista potrebbe desiderarne il suo sviluppo. Niente di quello che è stato è andato davvero dimenticato fino a quando le dimensioni spaziali continueranno a sovrapporsi e scandagliarsi; a cercare strade comuni, contatti sinaptici, interconessioni eteree ma efficaci. Tutto riprende la stessa direzione e una serrata rassegna di luoghi prende forma e si dispiega in uno spazio generato da galassie in eterna espansione. Il castello sul lago, i boschi oltre la pianura, la digha, l'isola, le città fondate e distrutte, il tempio antico, la città galleggiante. Tutto ritorna prepotente a ricordarmi che siamo anche quello che abbiamo pensato, e rifiutato, credendo di vederlo scomparire. Siamo quello che abbiamo voluto e poi lasciato a terra, sepolto da ceneri incandescenti; siamo quello che abbiamo desiderato e cambiato, siamo quello che non sapevamo di essere e nello scoprirlo l'abbiamo fatto nostro. E i cieli nevicano di nuovo e il tempo si confonde nelle sue due dimensioni adottando quell'equivalenza impensabile, quella simmetria necessaria per far riaffiorare e far rinascere. La primavera d'inverno, il maggio sotto la neve si forma, si crea e cresce, ogni volta. 

lunedì 22 ottobre 2012

Dalla neve

Tutto ha avuto origine dalla neve. Tutto si è dipanato, è scorso, fino ad inondare ogni cosa. Tutto è stato trasformato. Nessuno l'avrebbe intuito prima del tempo, prima che ogni cosa fosse compiuta, nessuno l'avrebbe avvertito nel gelido inverno che è riuscito a far scomparire anche i più bei rami. Nelle voci lontane tornano i ricordi, tornano le voci assillanti, le leggende di qualcosa che è stato e che adesso rimane sepolto, incantato, cristallo. Ricordo di aver viaggiato in un dove senza oltre dimensioni, senza strade percorribili ma sentieri nascosti e veloci. Ricordo qualcosa che avrei voluto lasciare sotto la neve. Tutto ha avuto origine con la neve e adesso tutto rimane bianco, bianco, bianco.

venerdì 19 ottobre 2012

Proprio per te

...è difficile che conduca qualcuno nelle nevi nebbiose di questi spazi virtuali. E' difficile che lasci che un sorriso come il tuo si affacci a queste terre sommerse; eppure è stato prorpio il sorriso, sì il sorriso...le musiche sono leggere e eteree, le parole veloci e fluide. C'è malinconia, il cuore degli uomini ne è pervaso ed è sciocco chi non ne avverte la presenza. C'è gioia, il cuore degli uomini ne può essere sopraffatto,  anche se a tratti si presenta ghiacciata, gelida oppure soltanto fresca. E fresca è la neve che m'inneva, fresca e rilassante, fresca e alterca, ruvida e ritrosa, come me. E' difficile che conduca sorrisi nelle terre innevate, è difficile che lo spaziotempo si fletta e s'incurvi a generare depressioni, passaggi semplici. Non ci sono linearità nello spazio cosmico e non ci sono qui ma solo nel mondo che ordinariamente conosciamo, solo nella microscopica realtà fisica, piccola nei tornanti delle galassie che ci circondano, piccola e che ogni giorno conosciamo e sperimentiamo. E tutto si piega alla volontà e alla neve.  

mercoledì 17 ottobre 2012

lo spaziotempo necessario

Nevoso, ebbene sì. In fase di transizione pure, anche se tutte le fasi lo sono perchè ci transitano dalla precedente alla successiva. Terre di mezzo direbbe Sauron, traiettorie dico io. E ce ne sono di impercorribili, non lo nego, strade che ad ogni costo voglio calpestare e poi mi riempio i piedi di fango appiccicoso e faccio una fatica terribile a liberarmene. Mi libero dalle mie intemperanze e sempre me le ritrovo appiccicate come stelline di carta, come i trucioli di polistirolo che riempiono alcuni regali di natale. Fatica, è il termine più corretto, fatica e apprensione perchè le cose che vorrei fare le accetto in un tempo incongruo, un tempo veloce, più veloce del tempo necessario; perchè premo perchè tutto scorra innaturalmente oltre ogni previsione possibile e la tela s'increspa al posto di distendersi, di scivolare setosa; si irrigidisce, si piega e s'incurva, come lo spaziotempo einsteniano. Lo spaziotempo; già se almeno ne capissi qualcosa di più di quello che credo di non capire, sarei un po' più felice, ma si tratta sempre della stessa cosa: correre più veloce del tempo, più veloce del tempo necessario a percorre l'universo delle cose conosciute... cose che per ora rimangono sconosciute.

mercoledì 10 ottobre 2012

Lunghezze impossibili

Stavo ancora pensando alla lunghezza di Plank, mi scomoda il 10 alla meno 32, m'inquieta, mi affascina, mi distende e mi fa scomparire. Tutto scompare, tutto implode in lunghezze impossibili, inifinitesimali e impercorreibili. Come può una lunghezza non essere percorsa? Come può essere qualcosa così al limite da essere l'ultima misura degna di essere chiamata tale? M'inquieta mi affascina, mi strugge in questo caldissimo ottobre.

sabato 6 ottobre 2012

Universalia

Ci sono galassie lontane, separate da immensità vuote. Ci sono galassie rotanti, ad anello, a spirale e di altre immaginifiche forme; e difficilmente collidono  e altrettanto difficilmente si avvicinano per non collassare ma restare in eterno equilibrio. Ci sono spazi che si annullano in istanti di solidarietà, di amicizia che si dispiegano forse da dimensioni ulteriori, perchè le tre visibili non bastano a spiegarlo. Ci sono confidenze che nascono nell'attimo in cui la luce le percorre, le attraversa e tutto appare più lucido e più veloce. Ci sono misteriche emozioni che non riesci ad esprimere se non in condizioni di singolarità imminente. Sono felice di averti conosciuto, felice e rincuorato dalla comprensione spontanea che provi e senti. Felice e rallegrato, perchè si rallegra il cuore di chi si sente accolto. Felice e assente dalle mie solite stesse preoccupazioni. Le sofferenze passate racchiudono i legami del futuro.

lunedì 1 ottobre 2012

Densità e vuoto

La densità media dell'universo è inferiore a 1 atomo ogni metro cubo...un vuoto cosmico di dimensioni inimmaginabili. Credo che quello che avvertiamo a volte dentro ognuno di noi derivi da questo più grande, immenso, incolmabile, imprescindibile. Inoltre se la materia è ammassata in galassie e stelle ne deriva che immensi volumi di spazio sono assolutamente vuoti....

martedì 25 settembre 2012

Sapienza e intelletto

...avrei voglia di scrivere qualcosa con un pò di senso, perchè tutto pare averlo e in tutto tentiamo di trovarloa. Ci tradiscono le nostre emozioni rivelando spesso  la mancanza di un profondo significato a quello che facciamo, che ripetiamo a volte  fino alla noia, allo spasmo. E' difficile giustificare molte cose, e il rischio è rendere tutto vano, impercettibile all'intelletto che tanta parte a speso delle sue forze per costruirlo. Le due grandi ramificazioni dell'albero che dalla cima scende fino a terra mi hanno sempre fatto dannare, mi hanno sempre confuso, mi hanno sempre impressionato. Corona, sapienza e intelletto, una follia che solo l'uomo può capire, senza alcun senso. 

giovedì 20 settembre 2012

Costante

G, la costante di gravitazione universale, è indipendente da qualunque proprietà fisica dei corpi che interagiscono, diversamente dalla volontà, o dal desiderio, che non sono costanti ma variano in base all'umore. Potremmo dire che la costante alla base dell'umore è la forza di vita, una sorta di attaccamento dell'essere sensiente allo stato d'essere, una tenacia indissolubile che si scioglie solo in circostanze eccezionali e con una forte dose di raziocinio tramutatosi in follia. Perchè la razionalità estrema chiude il cerchio e diventa...ma se esiste un'eccezione è sempre una costante? credo di sì...

martedì 18 settembre 2012

Singolare e gruppale

Mi fa bene lavorare in gruppo, esplorare l'efficacia della mia gioia negli altri, delle mie parole nei loro pensieri, della mia anima sulle loro espressioni. Mi  libero e mi apro scoprendo che la paura di non essere accolti è una spirale centripeta e gravitazionalmente instabile, una forza distruttiva facilmente contrastabile che più mi fa paura. Scopro che esistono universi connessi da sinapsi lunghissime e brevissime, da elettroni che viaggiano oltre la luce e oltre ogni nostra immaginazione. Scopro me stesso aspettandomi di vedere gli altri. Mirabilia mundi.

mercoledì 12 settembre 2012

Deus, dei, deo..

Persino la declinazione è irregolare. Che fatica, le mie ansie si attaccano ossessive a passati lontani ere e decenni, a scivolose preoccupazioni, a insondati pensieri neri, come il nero più nero del nero (nigrum nigri nigro) e riscivolo nell'eresia più esecrabile. Sono condannato alle fiamme dell'inferno, ma per una beffa del destino, non credendoci e rispettando il credo di ognuno, il fuoco si spegne e l'afa svanisce e rimane nelle sole fantasie di qualcun'altro. Lo lascio a chi ci crede e che senz'altro avrà le sue colpe mortali e insanabili da scontare. Ne ho anch'io ma basta il tempo per assolverle. Povero me, poveri gli altri, poveri tutti. Persino l'inferno è irregolare se esiste solo per chi ci crede.

martedì 11 settembre 2012

Horror Vacui - Horror Pleni

Perchè la natura non dovrebbe avere anche paura del pieno? Io in parte ne ho...temo l'assenza ma anche l'eccessiva presenza. Sarà un difetto psicologico o una congiuntura astrale poco favorevole, come recitava il mio oroscopo di questa settimana, ma sta di fatto che troppe cose, tutte insieme, corredate da relazioni asfissianti e pretenziose, mi esasperano. D'altro canto ho lamentato in passato il vuoto di tutto questo, che adesso davvero faccio fatica a trovare un equilibrio. com'era? in media stat...non ricordo comunque la virtù sta al centro, ma io non ho mai votato centro neanche quando era davvero il caso di farlo. no, non ci sto al centro, voglio fare il pendolo e oscillare...vacui, pleni, vacui, pleni...

mercoledì 5 settembre 2012

Bianco, nero e colorato

Ero stanco del bianco, tutto qua. Eppure cambiare non è certo cercare il nero...no la bipolarità l'ho abbandonata tempo fa a vantaggio di altro. I colri facevano al caso mio e le pareti di casa sono cambiate. Fa molto arredo.

lunedì 3 settembre 2012

Non tutti i numeri primi sono dispari

Cosa ho imparato? Che l'immediatezza dei processi e dei percorsi mentali spesso inganna e una banalità come questa ha la sua contraddizione. Anche oggi ho avuto la conferma che quello che credevo assoluto ha sempre una via attraverso la quale passare per sviare all'assioma, una porta nera fra le mille innevate, un'uscita diversa che non è una porta, che non è quella che chiameremmo uscita ma che nei risultati lo è. Che stranezza il mio pensiero, che assurdità in essere, che sconvolgente novità non potere più essere sicuri dei propri percorsi logici immediati, appresi nella conferma esperienziale, confermati nella quotidinità degli eventi, disattesi dalla mancanza di pensiero. Sì, bastava pensarci un tantino in più ed era semplice da scoprire: non tutti i numeri 'primi' sono dispari nonostante sia ferma la convinzione che un numero pari un divisore almeno ce l'abbia...e quindi come fa ad essere primo?

martedì 28 agosto 2012

La neve e me

E' tornata la neve nonostante il caldo stressante e impertinente.Mi riposo nelle mille parole di un libro per tornare a correre nei pensieri di un altro pochi istanti dopo. Mi stanco e mi rilasso, corro e mi riprendo. E' la fine dello 0 quello di non avere un valore ma di contare tantissimo per gli altri. Che cosa sto dicendo? Stasera un incontro importante, un universo diverso e immenso, come sempre. Mi rilasso nelle sue parole e mi rammento delle mie, delle loro disconnessioni, delle incongruenze, delle forze centrifughe che sempre persisto e stravolgono la mia vita. La mia vita. Ascolto quello che non ho detto e penso: menomale. Ricordo un blog che leggevo secoli fa. Parlava di un amore infranto, trapassato, nostalgico e lei si struggeva in rigoli infniti di parole, in fiumi di poesie, in maree di emozioni. Era bello e asfissiante al contempo, entusiasmante e repellente nello stesso istante. Era pieno, pienissimo, come me, come me.

giovedì 23 agosto 2012

Il verde minuscolo e Nut

Non so che attinenza esista fra le due cose ma mi ronzano nella mente, il primo come creazione tua e il secondo di un popolo che reputo insaziabile di mistero. Mi hai fatto sorridere : 'minuscolo', appropriato, effettivamente in antitesi col verde prato, scuro nella sua essenza; eppure metaforicamente pieno di risorse. Nut invece mi risuana magicamente perchè è dal cielo che cade la neve e perchè è il cielo che inghiotte il sole ad ogni sera. L'attinenza fra le due cose sono semplicemente io, le mie sinapsi che le collegano le fondono a creare cose diverse e nuove, pensieri di vita. Incredibile.

martedì 21 agosto 2012

l'Artifex e il Mordicoda

Diciamo che erano anni che non mi aggiudicavo questo nome...azzardato, forte, eppure appropriato al momento. Era dai tempi dell' Ars Magna, quando ogni cosa veniva rivista e rivisitata dai miei occhi alchemicamente e magicamente; quando tutto si riassumeva in unum esse omne. Tempi lontani nel tempo. Eppure qualcosa mi tiene ancora in contatto con quel mondo, quell'universo, quel poliverso inverso dove ogni cosa assumeva sembianze che mai gli avrei attribuito. Ho ripensato prorpio in questi giorni all'Ouroboros, il mangiacoda, unica verità intramontabile rimasta intatta, scolpita nell'avorio e intarsiata in oro; unica inossidabile certezza, laddove davvero l'energia riciclata dall'universo si reinveste in forme nuove, in cicli nuovi di nuove esistenze. Riflessioni di fine agosto. Sarà il caldo.

domenica 12 agosto 2012

Il Regno del se

Occupandomi di psicoeconomia sono entrato a contatto con realtà che non conoscevo teoricamente ma solo intuitivamente. Lo scarto fra ragione e emozione è qualcosa che si avverte nell'infanzia e molto nell'adolescienza e stupisce l'uomo più adulto, perchè questo crede di aver raggiunto la completa adesione fra il suo pensiero, le sue emozioni e la sua capacità di afferrare il tutto e comprenderlo anche razionalmente. Leggevo che tendiamo continuamente a sofferraci su ipotesi e teorie introducendo 'se' e 'ma' all'ordinario svolgersi degli eventi. Ci chiediamo costantemente e per tutto 'che cosa sarebbe successo se', 'come sarebbero andate le cose se avessi fatto o se lui avesse detto...', perdendo completamente di vista spesso, quello che si può fare nell'immediato (perchè l'immediato è l'unico Regno in cui il 'se' ha ragione di esprimesi), quello che si può scegliere ora e solo ora. Che tendiamo a continuare ad investire risorse ed energie anche in cose che ci non ci fanno stare bene, o non ci piacciono più, solo per il fatto che lo abbiamo fatto fino ad oggi e sarebbe 'un peccato' non farlo più, non considerando l'ipotesi che forse sarà sempre peggio perchè anche quello che investiamo oggi andrà in qualcosa che comunque non ci sta più bene (penso a investimenti finanziari, ma anche relazioni, hobby, lavoro...). Inquietante...

giovedì 9 agosto 2012

energia...

Non mi annoio ad ascoltarti, non mi infastidisce la tua falsa modestia, ma mi permetto di riderti alle spalle, appena ti volti, come un bambino e forse come un bambino sono ampiamente visto dai tuoi occhi e non capisco un'astuzia superiore forgiata dall'esperienza e dal tempo. Eppure non m'importa: sorrido e riprendo le forze. Qualcuno appartenuto alla mia vita secoli e secoli fa, quando tutto quello che ho costruito e si è corroso nel tempo ancora non esisteva neppure nella mia immaginazione: 'l'universo ha energia in abbondanza per noi piccoli esseri umani, energia da poter captare, canalizzare, prendere, lasciare e riprendere di nuovo.' L'ho trovata, ho trovato quell'immensità di energia di cui parlava lei; effettivamente è ovunque e so prenderla anche ridendoti alle spalle.

Di nuovo qui

Guarda il caso...ritorno nelle terre innevate a ridosso del mio compleanno...in un giorno qualunque in cui decido di schiarire il cielo e rivedere le stelle...la neve non mi sarà di fastidio. Ritono perchè quando mi siedo e ascolto con lo sguardo dentro, trovo un'infinità di parole da dire e di storie da raccontare. E mi compiaccio della luce e dei miei studi sulla relatività e la fisica quantica...lontani ricordi di appena un anno fa...mi stupisco della meraviglia che giace come cenere ardente in ognuno di noi. Ci sono di nuovo.