...due sono state e sono tornate le terre, due furono e sono di nuovo gli antichi regni ed uno è rimasto, da sempre, il confine del presente...

domenica 12 agosto 2012

Il Regno del se

Occupandomi di psicoeconomia sono entrato a contatto con realtà che non conoscevo teoricamente ma solo intuitivamente. Lo scarto fra ragione e emozione è qualcosa che si avverte nell'infanzia e molto nell'adolescienza e stupisce l'uomo più adulto, perchè questo crede di aver raggiunto la completa adesione fra il suo pensiero, le sue emozioni e la sua capacità di afferrare il tutto e comprenderlo anche razionalmente. Leggevo che tendiamo continuamente a sofferraci su ipotesi e teorie introducendo 'se' e 'ma' all'ordinario svolgersi degli eventi. Ci chiediamo costantemente e per tutto 'che cosa sarebbe successo se', 'come sarebbero andate le cose se avessi fatto o se lui avesse detto...', perdendo completamente di vista spesso, quello che si può fare nell'immediato (perchè l'immediato è l'unico Regno in cui il 'se' ha ragione di esprimesi), quello che si può scegliere ora e solo ora. Che tendiamo a continuare ad investire risorse ed energie anche in cose che ci non ci fanno stare bene, o non ci piacciono più, solo per il fatto che lo abbiamo fatto fino ad oggi e sarebbe 'un peccato' non farlo più, non considerando l'ipotesi che forse sarà sempre peggio perchè anche quello che investiamo oggi andrà in qualcosa che comunque non ci sta più bene (penso a investimenti finanziari, ma anche relazioni, hobby, lavoro...). Inquietante...

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