...due sono state e sono tornate le terre, due furono e sono di nuovo gli antichi regni ed uno è rimasto, da sempre, il confine del presente...

lunedì 8 agosto 2011

Cancelli

...a tratti scompare, sì, come il desiderio di continuare nella stessa direzione, come la necesstà di farlo, come i problemi cari a tutti e privi di viscosità, privi di alternanze, i rassicuranti soluzioni. Scompare e scompare anche la mia nuova città per tornare sotto la neve, sotto la coltre, sotto il cielo di un maggio immobile, di una primavera mai consumata, perchè di questo si sta parlando, di questo e solo dell'avvenire che riguarda le domande e i desideri...nevica incessantemente e la neve è come lacrime di ghiaccio leggere, come pioggia, come farfalle, come fiori. Musiche d'oltreoceano, musiche lontane mi ricordano chi siamo stati, che cosa siamo diventati e come tutto questo è avvenuto. Si aprono i cancelli, si aprono le vie e i confini per andare oltre, per percorrere lo spaziotempo e da oltre ritorna il regno del re in tutta la sua calma e in tutto il suo abbandono.

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