...due sono state e sono tornate le terre, due furono e sono di nuovo gli antichi regni ed uno è rimasto, da sempre, il confine del presente...

giovedì 15 aprile 2010

Sull'Isola di F., un milione di anni fa


E. Siamo al sicuro adesso?
M. Lo eravamo anche prima ma tu hai pensato diversamente.
E. Ho avuto paura della follia, di quelle parole sconquassate...
M. Hai avuto paura di quello che non conosci di te stesso.
E. No, di quelle parole..
M. Di quello che quelle parole suscitavano in te. Non si teme chi non si conosce, ma soltanto quello che immaginiamo di sapere.
E. credo che adesso siamo al sicuro...e il castello? che fine farà il mio castello? e il lago?
M. Non ne avrai più bisogno.
E. Ma è mio!
M. Sei uno sciocco. Tutto qui è tuo, compresa la tua paura, la follia e quelle parole.
E. Ho di nuovo paura...
M. Non ti senti al sicuro qui?
E. Non giocare con me.
M. Sei tu che giochi con te. Imparerai ad ammettere più cose di te stesso.
E. E...lui? dove finirà?
M. Dov'è finito, vorrai dire...è scomparso con la tua fuga e non tornerà mai più, insieme alla finzione di P., quella che tu hai voluto credere, che tu hai voluto sostenere, contro ogni buon senso ed ogni logica ragione.
E. Quindi è davvero tutta colpa mia?
M. Non parlerei di colpa, non credo nella colpa e neanche tu. Direi piuttosto tutta 'opera' tua. Sei il cane il cacciatore e la volpe. Sei tutto quello che vuoi e che non vuoi, perchè la vita è quella che hai voluto, da sempre. Un giorno capirai meglio, lontano da quest'isola, dentro le tue terre.
E.....non sarò più quello che sono..
M. Non rattristarti non siamo mai quello che siamo un istante prima. Mai.

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