
domenica 18 maggio 2014
Chimera

Compresenze

c'è una lacrima sulle mie pagine, una sola grande lacrima perchè vivo la tristezza della mia complicatezza, la disperazione dell'ìnassoluta mancanza di senso. Mi sono perduto e sono disperato. Perdo ogni riferimento, il mio Palazzo, le mie amicizie, i miei amori e tutto si dissolve, si frantuma e disperde nella sofferenza. Vorrei qualcuno che mi sapesse capire, che sapesse ascoltare le trame dei miei pensieri, che non sono semplici neppure a chi li genera, neppure al pensante. Si dissolve l'unità ed emerge il due, fonte di contraddizione e il tre, parto prematuro di qualcosa di ancora non risolto. Non si risolvono i contrapposti, ci sono e basta, nella loro miserevole e cruda realtà. Non si abbattono le antitesi in sintesi di comodo, non per me, non per l'erede. Non scompaiono le dicotomie che emergono, in formule di soluzione...soffro la loro compresenza.
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venerdì 16 maggio 2014
Simboli: l'intrigo, la tessitura, l'astuzia e le donne

La tessitura è immagine del mistero dell'esistenza e in tutti i miti ha origini divine. E' simbolo dell'intreccio del tempo e dello spazio, del visibile e dell'invisibile. Cloto Lachesi e atropo sono 'le tessitrici' e decidono la durata della vita degli uomini. La tessitura è generare qualcosa, un dialogo segreto, e in questo il legame diventa stretto anche con il linguaggio. Come un tessuto, il linguaggio è l'intreccio di parole. Per il popolo Dogon tessere equivale a produrre un 'linguaggio segreto', ed essere nudi è 'rimanere senza parole'.
giovedì 15 maggio 2014
Tutto sprofonda

venerdì 9 maggio 2014
giovedì 8 maggio 2014
Riflessi: la spedizione degli Argonauti, necessità e volontà
Colpisce il mito, perché al di là delle sue illineari narrazioni, dei suoi contenuti storici o favolistici, dei suoi eroici o perfidi personaggi; al di là di tutto questo, conduce l'uomo nei suoi semplici processi mentali e psichici, nei suoi movimenti interiori, rendendoli visibili e neutri, chiari e leggibili. Così la grande spedizione degli Argonauti, che Giasone subisce in un qualche modo, che ha origini lontane, nel tempo, nelle generazioni, nell'odio e nell'amore, nel dono e nella privazione forzata. Da un ripudio (giusto o ingiusto che fosse, questo solo Atamante può saperlo oppure Era), da un dono per amore o per ripicca (questo forse anche Ermes potrebbe dircelo), da una necessità di riavere quello che ci spetta. Così Giasone, grande condottiero della propria vita, affronta mostri che non avrebbe cercato, che non avrebbe voluto ma che deve superare. E cerca un tesoro che qualcuno ha nascosto, che non vorrebbe cercare, che non desidererebbe possedere, ma che si rende necessario per avere quello che di diritto infine gli appartiene. Strani i miti, strane le spedizioni lontano da casa. Perché ci ricordano che l'azione e la reazione si legano non solo sincronicamente, non solo nel tempo presente (senza avere nulla a che fare con ciò che è stato); ci ricordano altresì che tutto si intreccia diacronicamente, in un tempo dilatato e allungato per secoli e generazioni, dove le scelte di uno condizionano e influenzano senza tregua o pietà, talvolta, le scelte di altri (questo chiunque può dircelo). "Le buone parole mettono radici, crescono e tornano a benedirti" anche nelle generazioni e nei secoli.
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domenica 4 maggio 2014
Apollineo Fiore: i festeggiamenti di Maggio

Tutto si ricolora, si rinverdisce rimanendo bianco, sotto manti possenti di neve. Ogni colore vanta sfumature nuove, le celebra e le rinfresca pur rimanendo coperto; pur non avendo l'audacia di scoprirsi. Bentornato maggio.
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