...due sono state e sono tornate le terre, due furono e sono di nuovo gli antichi regni ed uno è rimasto, da sempre, il confine del presente...

domenica 4 maggio 2014

Apollineo Fiore: i festeggiamenti di Maggio

Le bufere sono arrivate dalle terre di Astralia. Cumuli di neve, e tutto si copre di bianco, bianco, bianco. E lui, apollineo fiore, si è unito ai festeggiamenti di maggio, incombente e risolutivo. Leggero, calmo, guarito dalla follia che lo aveva pervaso, dalla malattia che sembrava volesse consumarlo. E' un miracolo, un prodigio divino, una forza inesauribile. L'ho accolto al Palazzo delle Stagioni, come si addice ad un re, ad un amico importante, ad un fragile ospite. Maggio porterà qualcosa che non sappiamo, che non conosciamo ancora, che non immaginiamo e che non possiamo sperare di ricordare perchè mai ci è appartenuto. Tutto non appare scomposto ma l'instabilità si presenta ad ogni fessura che le pareti rivelano, pieghe e o piaghe nelle nostre menti, nelle nostre fantasie, nelle condutture che ci fanno percorrere strade di pensieri sempre uguali, sempre solite, sempre senza fine. Sono felice di averlo qui, sono felice di poter festeggiare la fragilità di ognuno fra queste mura, ad Ovest del grande fiume  nelle terre dei morti. Perchè ad Est ho paura, temo l'oscurità e l'assenza di neve che congela ogni afflato di vita e lui non verrà a proteggermi. 
Tutto si ricolora, si rinverdisce rimanendo bianco, sotto manti possenti di neve. Ogni colore vanta sfumature nuove, le celebra e le rinfresca pur rimanendo coperto; pur non avendo l'audacia di scoprirsi. Bentornato maggio.

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