...due sono state e sono tornate le terre, due furono e sono di nuovo gli antichi regni ed uno è rimasto, da sempre, il confine del presente...

venerdì 16 maggio 2014

Simboli: l'intrigo, la tessitura, l'astuzia e le donne

Mentre tessitura ed astuzia sembrano procedere in parallelo all'interno dell'universo dei miti, ad esse pare inequivocabilmente legato il femmineo. La tessitura è un'arte paziente e appartiene alle donne ed Atena ne è signora oltre ad essere anche la dea dell'intelligenza. Penelope non si separa dall'astuzia del suo telaio rinviando le risposte alle domande di matrimonio dei suoi pretendenti; Aracne è tanto brava nel tessere gli amori degli dei che verrà punita per questa arroganza; il filo di Arianna infine, è emblema di questa capacità suprema, è simbolo di come si possa affrontare veri e propri labirinti (della vita e della mente) con una trama, un filo, una tessitura. In tutto questo il mito sembra suggerire  come  le donne possiedano per natura  una capacità di conduzione superiore a quella degli uomini, e come dietro ogni evento si possa ritrovare una tela tessuta ad arte che si dirama  e che  si intreccia agli eventi e agli uomini.
La tessitura è immagine del mistero dell'esistenza e in tutti i miti ha origini divine. E' simbolo dell'intreccio del tempo e dello spazio, del visibile  e dell'invisibile. Cloto Lachesi e atropo sono 'le tessitrici' e decidono la durata della vita degli uomini. La tessitura è generare qualcosa, un dialogo segreto, e in questo il legame diventa stretto anche con il linguaggio. Come un tessuto, il linguaggio è l'intreccio di parole. Per il popolo Dogon tessere equivale a produrre un 'linguaggio segreto', ed essere nudi è 'rimanere senza  parole'.  

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