...due sono state e sono tornate le terre, due furono e sono di nuovo gli antichi regni ed uno è rimasto, da sempre, il confine del presente...

giovedì 16 maggio 2013

Il labirinto di Eliante

C'è un labirinto nelle terre di Eliante, replica esatta di quello che il Mago eresse per Fenix vicino al suo castello sul lago. Meraviglia di questi luoghi, leggerezza della mente, Eliante me lo mostra, mi invita a percorrerlo, consapevole della mia incapacità, audace e sfrontato, come già lo avevo conosciuto. Lo guardo serio e lui sorride. Mi teme e io temo lui, la sua bizzarria, il suo colore, tanto differente dal mio. Il labirinto mi tenta, mi avvolge già nelle sue spirali, nelle sue morbide, mortali volute. Ho paura sì, lo posso dire, perchè i miei piedi percorrono sentieri che mai avrebbero creduto e tutto diventa come un lungo interminabile crinale, e su entrambi i lati la montagna ripida e pericolosa scende verso valle. Credo che non ci sia perfezione, sì; credo che esista la complessità, sì; credo nella bellezza e nella gioia di goderla; credo nella rabbia di non poter trovare una soluzione logica a tutto. A grandi passi mi avvicino all'entrata e lui sorride, fiero di avermi tentato e indotto nel peccato mortale. Non morirò all'inferno, non io, che non credo nella sua esistenza. La burla e l'inganno stanno qui: le cose appartengono a chi le crede. Sì, ci credo.

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