...due sono state e sono tornate le terre, due furono e sono di nuovo gli antichi regni ed uno è rimasto, da sempre, il confine del presente...

lunedì 6 maggio 2013

Un monumento

Ho posizionato una pietra, un monumento, un ricordo a chi non può più ricordare; a chi adesso non muove le sue labbra, non pensa, non ride più. E mi chiedo quanto ci sia costato arrivare fin qui, quante energie abbiamo speso per conoscerci e infine lasciarci, improvvisamente, amaramente; quanto ci è pesato discutere e fraintenderci per poi lasciare che tutto tornasse da dove era venuto. Quanto ci ha divertito ridere e quanto ci hanno impegnato le mie preoccupazioni. Eppure le leggerezze non sono mancate, le gioie, le inifnite bellezze, i raggi di sole e i caffè all'ombra dei primi chiari di primavera. Mi chiedo a che cosa sia servito; poi ricordo il sorriso e quello basta, quello mi sorprende, mi rallegra, mi rattrista, mi rinforza e mi scoraggia. Un monumento, una pietra sottile, a nord del faro, sul mare, simbolo della mia e tua memoria, della durevolezza, del ricordo, di ciò che non deve scomparire o dissolversi in polvere. E' maggio e il Palazzo delle Stagioni è in festa anche per te.

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