
giovedì 26 giugno 2014
Settimo passaggio: la riva del lago.

domenica 22 giugno 2014
Simboli: il cinque

Nell'induismo Shiva è associato, con i suoi 5 volti, a questo numero , riferito anche agli elementi cinesi. Sono cinque i solidi platonici, i sensi, e le virtù nel buddismo.
Il cinque è un numero complesso in termini energetico spirituali. E' dinamico e astratto, portatore di movimento e di misteriosità. Afferrarlo nella sua complessità non è un compito semplice perchè sfugge e scompare, tendendo a tornare un quattro.
Il secondo giorno d'estate

domenica 15 giugno 2014
Neve e pane: grazie

giovedì 12 giugno 2014
Il fuoco bagnato: alchimie
Gli alchimisti lavorano col fuoco. Il fuoco è alla base della loro arte, eppure costituisce uno dei più impenetrabili misteri alchemici. Gli alchimisti tutti riferiscono di un fuoco segreto, un fuoco diverso dagli altri due tipi, un fuoco che non brucia, freddo, addirittura ‘bagnato’, un fuoco che “ per dare un’idea della sua forma (cit Fulcanelli) ha più l’aspetto d’un acqua che d’una fiamma”. È questo un gran segreto tanto teorico quanto operativo dell’alchimia.
In tutto i possibili fuochi sono due o tre. Uno comune, il secondo somigliante all’energia atomica, il terzo misterioso. L'alchimista Pernety (nel XVIII secolo) scrive:
“Conosciamo tre specie di fuoco: il celeste; il fuoco delle nostre cucine, ed il fuoco centrale. Il primo è purissimo, semplice e non bruciante da per se stesso. Il secondo è impuro, denso e bruciante; il fuoco centrale è puro in sé, ma commisto e temperato.. il primo è creatore e brilla senza bruciare; il secondo è distruttivo e brucia emettendo luce invece di generare; il terzo genera e talvolta rischiara senza bruciare, ma brucia, tal’altra senza rischiarare. Il fuoco celeste ha per sua sfera la regione Eterea, donde s’irradia sino a noi. Il fuoco elementare ha la sua dimora sulla superficie terrestre e nella nostra atmosfera; il fuoco centrale è allogato nel centro della materia.”Con i due fuochi elementare e centrale non si arriva alla realizzazione della grande opera. Essi sono necessari ma non bastano. Cuociono la materia prima, ma per portare a compimento il tutto c’è bisogno di questo misterioso fuoco celeste, che tutto sembra essere tranne che un fuoco. In particolare è l’ultima fare (la rubedo) che necessita di questa scintilla vivificante, che “suscita ed esalta la materia in una nuova genesi microcosmica”. Un altro alchimista scrive: “l’uno è violento e corrosivo, l’altro è leggero benigno, naturale incluso aereo, vaporoso, circolante, temperato,nutriente, vivificante…” Fulcanelli dice di aver perso 20 anni a cercare il segreto di questo fuoco e riferisce “è lo spirito racchiuso nelle cose, il raggio igneo, imperituro, chiuso nel fondo della sostanza oscura, informe e frigida. Stiamo qui giungendo nel più alto segreto dell’Opera.”
domenica 8 giugno 2014
Alice nel Paese delle Meraviglie: personaggi

Se un giorno impazzirò saprete perchè.
Au

venerdì 6 giugno 2014
L'Albero e l'Impiccato
Crescono i rami dell'Albero Ermetico dell'Esistenza, si protendono innaturalmente verso il cielo e verso la terra, ctonio e uranico, dono inaspettato di Astrial, conquista dei più deboli e degli ignornati. Cresce luminoso e scarno, maschio e femmina, ricco e povero, potente e incredibilmente fragile. E l'Appeso compare risoluto e ironico, disinteressato, dimentico di sé, generoso ideale inconcreto e incapace di realizzare. Si sacrifica, (autosacrificio eroico), espia e si martirizza. Conserva geloso segreti che a lui sono stati custoditi. Con l'Albero è un tutt'uno, una unità forte e indissolubile, una sinergia fatta di morte e rinascita, rigida nelle stagioni, flessibile nelle volontà e nella conoscenza. Seduto la sua potenza pervade e fa vibrare ogni cosa.
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giovedì 5 giugno 2014
Androginia primordiale: l'Adam Qadmon, il Rebis e l'Albero Sephirotico

E così la 'doppia cosa' diventa il piccolo rebis bicefalo del maestro alchimista; e il mondo cabalistico protegge l'archetipo junghiano dell'Adam Qadmon, inconfessabile prototipo della bisessualità e dell'androgina, dell'animus/anima, della bipolarita indistinguibile e indissolubile; della dicotomia e del 'due', insuperabile se non in Keter, corona inaccessibile e inconoscibile, luce inprescrutabile, origine del pensiero e del moto cosmico. L'albero, potente mitologema in tutte le civiltà protostoriche e talvolta preistoriche. Le Sephirot a destra femminili e a sinistra maschili, si congiungono in Thipheret, Yesod, Malckut a ricordare che solo la coniuctio oppositorum può davvero sortire qualcosa di bello, misericordioso e a fondamento della creazione.
"Dio creò l'uomo a sua immagine...maschio e femmina li (lo) creò" (Gn 1:27) Bisessualità che non è ermafroditismo fisico ma androginia spirituale (primordiale).
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