La pentade è quintessenziale, perché conduce la terrestrità del quattro verso un nuovo orizzonte spirituale. Il quinto ha in sé la dualità del dao e degli opposti, e si diversifica dagli altri quattro come il pollice in una mano, opponibile e complementare o come la testa nell'uomo vitruviano paragonato ad un pentacolo, con una punta più corta..
Nell'induismo Shiva è associato, con i suoi 5 volti, a questo numero , riferito anche agli elementi cinesi. Sono cinque i solidi platonici, i sensi, e le virtù nel buddismo.
Il cinque è un numero complesso in termini energetico spirituali. E' dinamico e astratto, portatore di movimento e di misteriosità. Afferrarlo nella sua complessità non è un compito semplice perchè sfugge e scompare, tendendo a tornare un quattro.
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