...due sono state e sono tornate le terre, due furono e sono di nuovo gli antichi regni ed uno è rimasto, da sempre, il confine del presente...

giovedì 5 giugno 2014

Androginia primordiale: l'Adam Qadmon, il Rebis e l'Albero Sephirotico

Tutti temi enormi, tutte questioni importanti e complesse. Eppure la transessualità divina, l'androginia del dio, dell'uomo e del dio-uomo ricorrono e si rincorrono, come a reclutare alla mente forze occulte, a rievocare antichi concetti e pensieri, vecchie immagini della natura dimenticate dalla scienza e dalla scientificità moderna.
E così la 'doppia cosa' diventa il piccolo rebis bicefalo del maestro alchimista; e il mondo cabalistico protegge l'archetipo junghiano dell'Adam Qadmon, inconfessabile prototipo della bisessualità e dell'androgina, dell'animus/anima, della bipolarita indistinguibile e indissolubile; della dicotomia e del 'due', insuperabile se non in Keter, corona inaccessibile e inconoscibile, luce inprescrutabile, origine del pensiero e del moto cosmico. L'albero, potente mitologema in tutte le civiltà protostoriche e talvolta preistoriche. Le Sephirot a destra femminili e a sinistra maschili, si congiungono in Thipheret, Yesod, Malckut a ricordare che solo la coniuctio oppositorum può davvero sortire qualcosa di bellomisericordioso e a fondamento della creazione. 
"Dio creò l'uomo a sua immagine...maschio e femmina li (lo) creò" (Gn 1:27) Bisessualità che non è ermafroditismo fisico ma androginia spirituale (primordiale). 

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