...due sono state e sono tornate le terre, due furono e sono di nuovo gli antichi regni ed uno è rimasto, da sempre, il confine del presente...

giovedì 17 giugno 2010

Ad Elionor: né qui, né ora

Credevo che Elionor non avesse mura difensive, così credevo di avevo visto...eppure adesso le percepisco, forti e possenti. Oltre, il qui ed ora sarebbero d'aiuto, ma è facile perdersi nel non qui e non ora. Né qui, né ora, nulla è ciò che si crede essere vero, perchè si scopre che il vero non è altro che una percezione soggettiva. Cercare l'oggettività assoluta è rincorrere il momento che viene, è cercace di capire dove si riposi il sole quando scompare oltre l'orizzonte al crepuscolo; cercare l'oggettivo vero, l'universalmente condiviso è non capire l'esistenza di Elionor, è non vedere che le mura che non vedevo e che adesso percepisco, sono un filtro enorme a quello che vivo. Vivo, e tutto converge, come è sempre converso, ad Elionor. Vivo e tutto parte e ritorna ad Elionor. Vivo e sono sempre stato qui, ad Elionor, né qui, né ora.

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