...due sono state e sono tornate le terre, due furono e sono di nuovo gli antichi regni ed uno è rimasto, da sempre, il confine del presente...

lunedì 21 giugno 2010

La parte più vecchia della città

Somnia ha insistito perchè io vedessi. E' una ragazza splendida, magica, libera. Mi impressiona la sua loquacità nei momenti più impensati e mi inquietano i suoi silenzi quando invece avrei bisogno delle sue parole. Ma le sue parole non sono mai lineari, mai chiare, mai lucide. E' l'ancella del tempio oracolare: conosce i segreti di Elionor e sicuramente anche i miei. Conosce cose che ho visto ma che non ricordo; conosce il passato in tutte le sue molteplici forme e conosce una bozza del mio futuro, perchè da tempo, si dice, che io lo abbia già scritto. Sarei diventato re, poi mago, poi ancora re e infine viaggiatore. Che cosa mi aspetti solo lei lo sa e confusamente non vuole dirmelo, non adesso. Ha voluto che io vedessi, che io comprendessi senza parole le magnifiche cose che le stanze del palazzo più antico ancora conservano. Sono cose raccolte dagli abitanti e cadute dall'antica città galleggiante di Magèia, oggi scomparsa. Sono cose che non posso descrivere, che ho visto ma subito dimenticate, proprio come in un sogno. Sono cose che si schiudono e si chiudono, si rivelano e si velano, si colorano e poi scompaiono nel buio di quelle stanze. Somnia ha voluto che io soltanto sapessi, prima di rivolgermi all'oracolo, prima di diventare pazzo.

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