Mi ha colpito sentir parlare di me come davvero non me lo sarei aspettato. Il misso è stato chiaro, il suo signore deve esserlo stato con lui. Non ricordo nulla di quanto dice e l'imcoprensione più grande deve essere sorta propio sulla questione delle 'terre' che lui considerava sue. Non ricordo di essermi appropriato in passato delle 'sue' terre...non ricordo molto di quello che è stato, o meglio, come sempre ricordo gli eventi ma dimentico le impressioni, le emozioni che questi hanno generato in me. Mutano in me le sensazioni; è come se il ricordo lavorasse progressivamente a cambiare l'idea che mi sono fatto delle cose. E in uno spazio senza tempo come questo, diventa davvero complicato risalire ad un prima non troppo lontano di adesso, e a un dopo che non sia già passato. Quello che è certo è che lui mi ha conosciuto e si è fatto di me un'idea che io non ho di me stesso. Mi spaventa la distanza che ci separa, mi spaventa l'incomprensione che scopro esistere e che non credevo davvero ci fosse. Lo ricordo vagamente, a stento ma non so che carattere abbia, non credo di averlo mai saputo. Lui invece sembra sicuro. Non posso andare a valle, non posso cercare chi ha costruito la diga. martedì 5 gennaio 2010
Incomprensioni
Mi ha colpito sentir parlare di me come davvero non me lo sarei aspettato. Il misso è stato chiaro, il suo signore deve esserlo stato con lui. Non ricordo nulla di quanto dice e l'imcoprensione più grande deve essere sorta propio sulla questione delle 'terre' che lui considerava sue. Non ricordo di essermi appropriato in passato delle 'sue' terre...non ricordo molto di quello che è stato, o meglio, come sempre ricordo gli eventi ma dimentico le impressioni, le emozioni che questi hanno generato in me. Mutano in me le sensazioni; è come se il ricordo lavorasse progressivamente a cambiare l'idea che mi sono fatto delle cose. E in uno spazio senza tempo come questo, diventa davvero complicato risalire ad un prima non troppo lontano di adesso, e a un dopo che non sia già passato. Quello che è certo è che lui mi ha conosciuto e si è fatto di me un'idea che io non ho di me stesso. Mi spaventa la distanza che ci separa, mi spaventa l'incomprensione che scopro esistere e che non credevo davvero ci fosse. Lo ricordo vagamente, a stento ma non so che carattere abbia, non credo di averlo mai saputo. Lui invece sembra sicuro. Non posso andare a valle, non posso cercare chi ha costruito la diga.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento