...due sono state e sono tornate le terre, due furono e sono di nuovo gli antichi regni ed uno è rimasto, da sempre, il confine del presente...

giovedì 7 gennaio 2010

Una terra deserta

Non ho incontrato nessuno e sono giorni che viaggio per queste terre. Che regno è una terra senza nessuno? Che regno è un deserto umano senza precedenti? E che re è un signore che domina su niente e nessuno? Ho bisogno di amici, di persone care, di qualcuno con cui parlare con sincerità. Un tempo avevo tutto questo, un tempo, prima della distruzione. E' arrivata improvvisa ed è stata la mia salvezza. Mi ha permesso di conoscere la mia vita, di vederla come mai l'avevo inquadrata prima. I momenti di disperazione non vengono mai per fare del male. Siamo noi, siamo noi che ci ribelliamo, che contrassegnamo la strada con pietre miliari sanguinanti, che ci ricordano che non è bene tornare indietro, che se siamo arrivati a quel punto è solo per andare avanti. Un tempo avevo molte cose. Un tempo avevo molti nemici che si fingevano agnelli; avevo l'incapacità di reagire, l'assurdità di una fede piena di speranza ma senza via d'uscita. Avevo una via tracciata da seguire, avevo la vita a portata di mano. Oggi mi rimangono i miei passi, i miei piedi e soltanto una voce amica mi manca, soltanto la vita vissuta, soltanto il magico sapore della confidenza. Divento fragile nelle mie mancanze, divento triste e il cielo si oscura e la notte mi avvolge. Fa freddo ed è buio. Il freddo mi fa rimpiangere di quando potevo portare meno abiti addosso; il buio mi fa riflettere, mi fa desiderare la luce. Devo soltanto resistere, il re mi vedrà, il re mi riconoscerà, sarà costretto a farlo. Dovrà dirmi quello che ancora non so, quello che voglio sapere. M. sarà fiero di me, ancora una volta.

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