...due sono state e sono tornate le terre, due furono e sono di nuovo gli antichi regni ed uno è rimasto, da sempre, il confine del presente...

martedì 26 gennaio 2010

L'Arkejon

Veloce, sul leggendario fiume Ermo, raggiungerò la città fortezza del re bambino. Il Consiglio dei dodici della citta santa di Ergon mi ha indicato questa strada, mi ha fornito del coraggio, mi ha regalato il libro Arkeja perchè io potessi capire la storia che scorre come un fiume sotterraneo, dietro alla mia storia. Non ho paura, non ho timore. Arkeja è qualcosa di magico, è qualcosa di misterioso eppure parla una lingua che conosco, una lingua che non so ripronunciare ma soltanto tradurre, soltanto cambiare. Arkeja parla anche di me, fra le righe, in ogni riga, in ogni frase, nelle immagini, nei pensieri. Nessuna origine certa, nessun mito prenatale, nessun essere misterioso. Il mondo in cui mi muovo esiste nella volontà di chi lo vuole vedere, esiste e si muove e cambia a vantaggio di chi crede in esso, di chi spende per esso le proprie energie.
Ergon avrà un ruolo importante nella rifondazione del regno.

Nessun commento:

Posta un commento