...due sono state e sono tornate le terre, due furono e sono di nuovo gli antichi regni ed uno è rimasto, da sempre, il confine del presente...

mercoledì 17 febbraio 2010

P., il primo mistero

Diretto ad Ergon, leggero come la neve e veloce come le stelle ripenso a te. Ti porto in ogni istante di questa mia nuova esperienza, ti custodisco, ti velo di mistero. Non rivelerò il tuo nome, lo lascerò ad un'altra vita, lo celerò come l'enigma di andare e tonare dall'aldilà ogni volta. Abbiamo avuto la nostra storia, e mi manchi, mi mancano le tue parole e la tua voce. Mi manca la libertà con cui mi hai lascaito vivere, io, depredato, diseredato, defraudato, calunniato ed infine condotto in un'isola naufraga in uno strano, immenso, mitico fiume. Con M. non ho mai parlato di te, lui non mi ha mai chiesto, io non ho mai osato il rimpianto, lui non era un tipo adatto a tali comprensioni. Eppure sapeva, eppure ti conosceva. Mi ha seguito da sempre, come poteva essere altrimenti? Mi manchi, e mi manca quella tua strana inspiegabile saggezza. Sapevi che ero vittima solo e soltanto di me stesso; sapevi che non esiste uomo o essere vivente che possa nuocere a qualcuno che vuole il proprio bene. Sapevi che tribolavo per me stesso, incolpando troppo gli altri di cose che non potevano aver fatto, perchè non erano in potere di farlo. Sapevi e hai taciuto, hai parlato per metafore, hai atteso la mia sorte, che puntuale, mi ha travolto. Non succede così adesso, non adesso. Le stesse musiche, la stessa energia, la stessa forza che si attacca alla vita, supportata da Ergon. Ho troppo pesato le decisioni di altri uomini nella mia vita. Ho pensato davvero potessero incidere sul mio destino. Adesso comprendo l'importanza decisiva delle mie, la necessità di una direzione dove io soltanto sono il timoniere, dove il mondo può restare a guardare. Cara P., sei il mio primo grande mistero, e trovo traccia di te persino nell'Arkejon, il possente favoloso libro che il Consiglio degli Anziani mi ha donato.
"Bella, la stella del giorno e della notte è intramontabile sul nuovo e vecchio regno, sui due regni, sui boschi che un tempo erano contesi, sulla città santa, su quella distrutta, sulle terre del re." Capitolo XXI

4 commenti:

  1. Bella la lettura accompagnata dalla melodiosa voce di Enya, la mia cantante preferita. Il tuo racconto é avvincente, particolare, unico...mi piace molto
    a presto
    Lilly

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  2. ...sì...unico. Bentrovata nuova amica.

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  3. Ciao Ettin,bello il tuo racconto,sei veramente brava,complimenti.
    Buon fine settimana.

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  4. Ancora grazie..mi accorgo di non essere abituato a troppi complimenti...

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