...due sono state e sono tornate le terre, due furono e sono di nuovo gli antichi regni ed uno è rimasto, da sempre, il confine del presente...

mercoledì 27 marzo 2013

Complementarietà

Ci sono momenti di solitudine in cui tutto si ghiaccia, e sembra conservarsi e  preservarsi da ogni cambiamento. Eppure tutto muta, nel continuo dinamico equilibrio dei due principi. Si parla di una forza superiore, di un'energia che soggiace e pervade ogni cosa; una fonte immensa e inesauribile cui attingere, cui fare appello in questi momenti. Si parla di sintonizzazione dei propri desideri con quelli dell'unica natura. Si narra di qualcosa che a stento riesco solo a pensare, a concepire, a realizzare in un pensiero compiuto. E tu, M., non mi sei d'aiuto, ora che innumerevoli attori entrano in questa scena, macchiandola delle loro presete o semplicemente riempiendola con le loro innumerevoli parole, delle loro mani. Odio tutto questo affollamento e mi rifugio sulle spiagge solitarie che il grande Mare Del Sud tocca ogni giorni; spiagge che esistono soltanto perchè esiste lui, un mare che esiste solo perchè esistono loro. E' inquietante pensare al pieno, al vuoti, alla complementarietà. Tutto è pervaso dalla complementarietà, tutto è jin e jang, tutto, questo l'ho capito. Solo questo e il fluire lento e dolce dell'acqua; come l'acqua, come il Dao. E arrivo alle cascate di Aduna, finalmente dove ritrovo quello che molto tempo fa ho perduto. Il Lapis Lapsus è di nuovo nelle mie mani, e come una collana fatta di tanti se stesso nel tempo, lega tutti noi, ogni attore, ogni re, ogni mago. Un destino che ci porta in grembo, che ci conduce ogni volta in queste terre perchè si rinnovino, perchè si perpetuino, perchè continuino nella loro missione.

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