...due sono state e sono tornate le terre, due furono e sono di nuovo gli antichi regni ed uno è rimasto, da sempre, il confine del presente...

lunedì 18 marzo 2013

La bufera che ci attende o il cielo sereno

Ha costruito un Sator, un quadrato magico, per proteggerci dalla bufera che inondera queste terre fra qualche giorno. Espressione di un'antica arte, di una conoscenza che M. dice di non avere e che invece emerge in ogni suo gesto, in ogni sua espressione. E tutto s'inonda di nuovo di melodie profonde, di violini e flauti lontani. Sono i Boschi d'Inverno che tornano a cantare, a parlare di quello che fu e di quello che sarà. Una bufera di neve, o forse un cielo ancora più sereno: non so che cosa temere di più. La Torre dei Venti mi ha parlato dello scirocco, del vento caldo e umido che cambia l'umore, infastidisce, confonde, disturba il normale intercedere delle persone. Sciroccati diventiamo tutti, non intenzionalmente strani, confusi. E il faro illumina notti lunghissime e giorni brevi. L'equinozio di primavera riequilibrerà tutto.

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